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Funzione vettoriale

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Immagine della funzione {\displaystyle (2\cos(t),4\sin(t),t)} nello spazio euclideo tridimensionale

In matematica, una funzione vettoriale è una funzione di variabile reale che assume valori nel prodotto cartesiano {\displaystyle \mathbb {R} ^{n}}, dove n è un numero naturale maggiore di 1.. Una funzione di questo tipo è identificata da una n-upla di funzioni reali fi(x), in cui ognuna rappresenta la dipendenza dell'i-esima componente del vettore immagine dall'argomento. Il dominio può a sua volta essere a una o più dimensioni.

Ad esempio, una funzione dai reali verso i vettori bidimensionali può essere indicata come:

{\displaystyle \mathbf {f} (x)=\langle f_{1}(x),f_{2}(x)\rangle }

o, utilizzando la notazione dei versori,

{\displaystyle \mathbf {f} (x)=f_{1}(x)\mathbf {\hat {i}} +f_{2}(x)\mathbf {\hat {j}} }

in cui f1 e f2 sono funzioni {\displaystyle \mathbb {R} \rightarrow \mathbb {R} }.

Il dominio di una funzione vettoriale è l'intersezione dei domini delle n funzioni reali.

Derivazione di una funzione vettoriale

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Se {\displaystyle \mathbf {f} :\mathbb {R} \to \mathbb {R} ^{n}}, si definisce la derivata di una funzione vettoriale esattamente allo stesso modo delle funzioni reali, cioè come il limite del rapporto incrementale:

{\displaystyle \mathbf {f} '(t)=\lim _{h\to 0}{\frac {\mathbf {f} (t+h)-\mathbf {f} (t)}{h}},}.

Grazie alle proprietà delle operazioni sui vettori, se tale limite esiste esso coincide con il vettore delle derivate delle singole funzioni, cioè {\displaystyle \mathbf {f} '(x)=\langle f'_{1}(x),f'_{2}(x),...,f'_{n}(x)\rangle }.

Tutte le proprietà comode della derivazione reale ritornano in quella vettoriale. Notare che in particolare per la linearità della derivata e per la regola del prodotto, questo risultato può essere ricavato anche dalla scrittura di {\displaystyle \mathbf {f} } mediante versori, in quanto la derivata di un versore costante è 0.

Se {\displaystyle \mathbf {f} :\mathbb {R} ^{n}\to \mathbb {R} ^{m}}, con {\displaystyle n,m>0}, allora si hanno {\displaystyle mn} derivate parziali, ognuna per ogni combinazione delle {\displaystyle n} variabili con le {\displaystyle m} funzioni scalari. L'insieme di queste derivate (se esiste) si indica di solito in una matrice di {\displaystyle m} righe e {\displaystyle n} colonne, dove la i-esima riga rappresenta il gradiente della i-esima funzione scalare yi.

{\displaystyle {\begin{bmatrix}{\frac {\partial y_{1}}{\partial x_{1}}}&\cdots &{\frac {\partial y_{1}}{\partial x_{n}}}\\\vdots &\cdots &\vdots \\{\frac {\partial y_{m}}{\partial x_{1}}}&\cdots &{\frac {\partial y_{m}}{\partial x_{n}}}\end{bmatrix}}}

detta matrice jacobiana di {\displaystyle \mathbf {f} }.

Voci correlate

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